Nuovo cinema teatro
La nascita della nuova sala della comunità, il Cinema Teatro David, tratto dalle parole del nostro parrocco Mons. Ottavio Todeschini.
Il 3 luglio 2007, alle ore 15.30, sono convocato dal Vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti, nel suo studio, dopo una lunga conversazione, egli mi chiede di lasciare la direzione del Centro Missionario Diocesano per assumere la missione di parroco di Ca’ di David, da quel giorno, il mio sguardo, i miei pensieri e la mia preghiera hanno una sola direzione, il meraviglioso campanile di Ca’ di David, simbolo glorioso di migliaia di cittadini e di famiglie, di una comunità viva alla quale vengo inviato per accompagnare e condividere il cammino di fede e attingere dal pozzo della parola di Dio, vissuta e annunciata.
Il 15 agosto il vescovo mi comunica che ha chiamato alla missione di parroco di Ca’ di David anche Don Maurizio Guarise, il Vicario Generale Mons. Giuseppe Pellegrini ci presenta alla popolazione cadidavense come coparroci nella Concelebrazione di presa di possesso della Parrocchia, Domenica 21 ottobre 2007.
Fin dai primi giorni, don Maurizio e il sottoscritto possiamo conoscere molte belle realtà della parrocchia ma anche alcune situazioni bisognose di attenzione tra queste appare subito la problematica inerente al teatro, ormai fatiscente, per essere rimasto chiuso per circa vent’anni, in quei primi mesi, molte persone si rivolgevano a noi con questa domanda, “Avete intenzione di ristrutturare il teatro?” “Io no, rispondevo, ma se la gente lo desidera e il Consiglio Pastorale e quello degli Affari Economici sono d’accordo, allora vale la pena di prendere in considerazione la cosa.”
Domenica 6 luglio 2008 su proposta del Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP) e del Consiglio per gli Affari Economici (CPAE), Don Maurizio Guarise e il sottoscritto annunciamo nelle messe che avrà inizio l’iter necessario per la preparazione e l’esecuzione della ristrutturazione del teatro parrocchiale.
Il primo passo si compie con l’invito rivolto a geometri, architetti, ingegneri, tecnici di Ca’ di David e della zona circostante, il 10 luglio 2008, nella sala Mons. Silvio Aldrighetti, il sottoscritto e il Consiglio parrocchiale per gli Affari Economici illustriamo ai presenti le intenzioni della parrocchia riguardo alla ristrutturazione del teatro parrocchiale.
Apro l’incontro dicendo che l’opera potrebbe consistere in una sala polivalente a piano terra e al primo piano in un cinema teatro e prevedere anche la ristrutturazione dell’appartamento delle suore, adiacente al teatro, invitando i presenti a stendere liberamente alcune bozze del progetto tra e quali il CPAE potrà farà un discernimento per scegliere quella che apparirà la più realizzabile.
Alcuni mesi dopo, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali dichiara l’insussistenza di interesse culturale del terreno riguardante il teatro, ma richiama l’attenzione sul fatto che l’area è soggetta a rischio archeologico e tra le varie proposte di ristrutturazione presentate, alla fine rimangono in piedi solo due: quella del geometra Giorgio Magalini, che prevede la costruzione del cinema teatro a piano terra e la sala polivalente al primo piano e quella di Sandro Marconi, che propone il contrario una sala polivalente a piano terra e cinema teatro al primo piano ed entrambi vengono incaricati per la progettazione.
Il 19 marzo 2009 Giorgio Magalini e Sandro Marconi presentano al CPAE il loro progetto di ristrutturazione del cinema teatro, dopo una lunga analisi e riflessione, il CPAE sceglie il progetto presentato da Sandro Marconi.
Il 23 ottobre 2009 si effettua la prima assemblea parrocchiale durante la quale viene illustrato al pubblico, numeroso, il “primo progetto teatro”, intervengono in molti, l’Assemblea manifesta grande interesse, tra gli interventi più significativi vanno ricordati quelli che raccomandano di non voler fare un’opera faraonica, superiore alle forze e a non restringere il campo di attenzione solo al cinema teatro, ma a tenere sempre gli occhi aperti ad altre situazioni della vita parrocchiale.
Alla fine dell’Assemblea, viene consegnata una lettera in cui si illustrano alcuni punti salienti dell’opera, si comunica un preventivo di spesa pari a euro 1.700.000,00 e si annuncia anche che sarà fatta una prima raccolta straordinaria domenica 8 novembre in quell’occasione sono raccolti euro 10.675,00.
Il 21 novembre 2009 l’Economo della Curia risponde negativamente alla nostra richiesta di procedere per la ristrutturazione del teatro parrocchiale, gli organismi competenti della Curia, cioè il Collegio dei Consultori e il Consiglio Diocesano per gli Affari economici nutrono grosse riserve sull’opera non credendo nella necessità di costruire un nuovo cinema teatro parrocchiale e ritengono più che sufficiente la realizzazione di una sala polivalente.
Da qui, riassumendo, inizia un iter che tra nuove richieste di autorizzazioni, pareri negativi e discussioni porterà il 20 settembre 2010 al parere favorevole da parte dei due Consigli della Curia, a fronte di un’adeguata documentazione integrativa, il 2 settembre 2011 alla sottoscrizione dell’atto unilaterale d’obbligo finalizzato all’accettazione di accordo tra soggetto pubblico e privati e l’8 settembre dello stesso anno il Consiglio Comunale delibera a favore della proposta della Parrocchia, considera l’opera di ristrutturazione del cinema teatro parrocchiale di “rilevante interesse pubblico”, così da poter essere utilizzata, oltre che per funzioni oratoriali, anche a servizio del quartiere di Ca’ di David e il 4 aprile 2012 il Comune di Verona concede il permesso di costruire.
Il 18 maggio 2012 Don Gino Zampieri, Economo della Curia, dà il nulla osta per la demolizione del vecchio teatro, in seguito al permesso ricevuto, dopo una attenta analisi dei due lunedì 25 giugno 2012 Antonio Fasoli inizia il lavoro di demolizione, suscitando curiosità e interesse fra tutti i cittadini, tre settimane di lavoro intenso sono sufficienti per abbattere il vecchio stabile, togliere tutto il materiale e preparare il terreno per la ricostruzione.
Venerdì 16 novembre 2012, presso gli “Uffici Urbanistica” del Comune, viene stipulata la Convenzione, davanti al notaio Ruggero Piatelli, secondo cui la Parrocchia di Ca’ di David, si impegna nell’arco di 5 anni a iniziare i lavori del nuovo teatro parrocchiale, pena la perdita di tutte la agevolazioni messe in atto dallo stesso Comune per la realizzazione dell’opera.
La stipula della Convenzione diventa uno stimolo per affrontare alcuni problemi emersi negli ultimi mesi riguardo al progetto, è troppo dispendioso, non rispondente alle esigenze proprie di una sala di cinema teatro, si moltiplicano le riunioni e le discussioni sono sempre più accese e si arriva alla decisione di confrontarci anche con altri tecnici esperti in questo settore.
Più si discute e più si prende coscienza che per ridurre i costi a 2 milioni di euro si deve tornare a ripensare radicalmente la struttura, il nuovo anno 2013 si apre con la speranza di poter concludere la stesura del progetto, il contratto d’appalto, vendere il terreno in una delle due modalità, permuta o privati e, finalmente, iniziare i lavori ma con il passar del tempo mi accorgo, però, che non si possono far combaciare idee, metodi di lavoro e prospettive diverse.
Nei primi giorni di febbraio 2013, nasce una nuova équipe di lavoro progettuale, viene avviata una perizia riguardo la consistenza del terreno e le procedure di scavi per le fondamenta secondo quanto richiesto dalla Soprintendenza.
Nel frattempo, mercoledì 6 marzo 2013 si riunisce la Commissione per la vendita del terreno di via Bartolomeo Colleoni con l’economo della Curia per trattare l’argomento “vendita”, inizialmente la Parrocchia aveva valutato il valore del terreno in euro 800.000,00 però per favorire l’acquisto del terreno da parte di sette famiglie che si sono interessate all’acquisto, si decide di abbassare il prezzo a euro. 700.000,00.
Nei primi mesi del 2014 riprendono gli scavi per le analisi del terreno, i lavori mettono in evidenza le fondamenta della prima piccola chiesa non vengono però rinvenuti materiali di interesse archeologico e il permesso per procedere con i lavori viene concesso.
Il 29 novembre 2014 firmo il rogito di compravendita del terreno parrocchiale sito in via Bartolomeo Colleoni, il ricavato della compravendita è di euro 700.000,00 e tutta la somma viene destinata alla realizzazione della costruzione del cinema teatro parrocchiale e della sala polivalente.
Domenica 19 luglio 2015, dopo la Messa delle 09.30, benedico la statua di san Giuseppe collocata sul lato nord della chiesa, a San Giuseppe chiedo di proteggere gli operai e il loro lavoro, di custodire tutta l’opera, di esserne l’economo generale e di provvedere alla completa realizzazione.
Lunedì 20 luglio 2015 iniziano i lavori di sottomurazione del transetto della chiesa sul lato nord, in questi primi giorni di sottomurazione del transetto della chiesa, mi viene da pensare “Stiamo dando vita a qualcosa che era morto, dimenticato nelle maglie fatiscenti dell’abbandono”, guardo in alto, verso la parete nord della chiesa e vedo l’immagine di san Giuseppe con il bambino Gesù, è il posto più bello per seguire i lavori, custodire gli operai, ascoltare le preoccupazioni di tutti, San Giuseppe è il custode non solo di quest’opera ma di tutte le famiglie che abiteranno quest’opera, credenti e non credenti, favorevoli o contrarie a questo progetto, lui non è persona da farsi intimidire da coloro che non la pensano come lui, ma certamente chiunque ha a cuore la famiglia, non può non vedere in questo uomo giusto uno sguardo di amore per ogni figlio, per ogni moglie, per ogni famiglia, a lui Dio ha affidato la Santa Famiglia di Nazareth e a lui noi affidiamo le nostre famiglie.
Il martedì 28 luglio 2015 inizia i lavori di scavo e trasporto terra, si apre il cantiere i lavori proseguono con ritmo intenso e la sera del 3 ottobre 2015, dopo la celebrazione della messa che chiude le Quarantore in presenza di Mons. Giuseppe Zenti e autorità civili e militari viene benedetta la prima pietra.
Il 9 novembre 2015 convoco il primo gruppo di volontari disposti a prestare il proprio servizio per la gestione del nuovo cinema teatro, la riunione risulta positiva e si decide di continuare a sensibilizzare la comunità usando il passa parola per allargare la cerchia dei volontari, si comincia a definire gli ambiti di lavoro e i rispettivi ruoli.
Nei primi mesi del 2016 si va formando un bel gruppo di volontari e si costituisce il Direttivo così formato: il Parroco, Aldo Sala coordinatore generale, Chiara Ghini segretaria, Natalia Compri per il gruppo amministrazione, Francesco Gabrieli per il gruppo programmazione, Gianni Bernardelli per il gruppo biglietteria e maschere, Gianluca Mirandola per il gruppo proiezionisti, Francesco Bellentani per il gruppo comunicazioni, Giuseppe Avesani per il gruppo acquisti, Adriana Veronesi per il gruppo pulizie.
Domenica 15 maggio 2016, la popolazione di Ca’ di David è invitata a visitare il teatro, accompagnata dai tecnici e dal responsabile della sicurezza del cantiere, grande gioia da parte dei visitatori che hanno espressioni di approvazione, per l’occasione è stato proposto di scegliere tra alcuni possibili nomi da dare al teatro, ha raggiungere il maggior numero di preferenze questo nome “Cinema Teatro David – Sala della comunità”.
Nei mesi di giugno e luglio 2016 nascono alcune divergenze progettuali, questa situazione rallenta il ritmo dei lavori che, in questo periodo, sono quasi inesistenti ma iniziano contestualmente le riunione dei volontari per l’animazione del teatro, con la definizione del primo cineforum estivo, il che contribuisce a dare nuovo entusiasmo al tutto gruppo il gruppo di lavoro.
I mesi tra settembre e dicembre 2016 vengono spesi per definire, a grandi linee, il volto interno del teatro, prendendo contatti con le imprese specializzate nell’acustica, nell’allestimento della sala, del palcoscenico e nella costruzione delle poltroncine.
Nei primi giorni di febbraio del 2017 iniziano i lavori per gli impianti elettrici e idraulici e nonostante nuovi problemi emersi in corso d’opera la data di inaugurazione viene fissata per sabato 23 settembre 2017 ma per riuscire a rispettare i tempi era necessario coordinare nel modo migliore tempi e modalità di intervento nei vari settori, nei giorni successivi si definiscono quindi gli arredi, il pavimento della hall in porfido semilevigato, si eseguono lavori di pavimentazione, sistemazione porte, si nota però anche una certa stanchezza e impazienza, in questi giorni ho sentito questo detto “Anche se metti insieme acqua santa e terra santa, ugualmente viene fuori una melma” come a dire non è sufficiente avere buone capacità, è necessario combinare bene ogni virtù.
Dopo ferragosto, i lavori riprendono con la posa del parquet, giorno dopo giorno, si nota che la sala va prendendo armonia e bellezza, vengono montati tutti gli altri pannelli in legno, le porte, le casse acustiche e quanto necessario per la regia, tutto è stato finalmente ultimato in tempo.
Ringrazio il Signore per questa lunga e appassionante avventura, sono numerosi coloro che hanno accompagnato da vicino il susseguirsi degli eventi offrendo un sostegno umano, morale, economico e spirituale, grazie anche a coloro che, manifestando perplessità e dubbi sull’utilità e convenienza dell’opera, hanno aiutato a migliorare il progetto e a non fare passi sbagliati, pieni di presunzione.