Dopo un breve periodo di formazione sull’utilizzo, il corpo della Polizia Locale potrà contare su 55 bodycam per la registrazione in alta definizione delle operazioni svolte sul territorio.
Si tratta di telecamere di ultima generazione, indossate sul petto, già impiegate da numerose Polizie Locali come quelle di Padova, Treviso, Villafranca di Verona, ecc, riservate alle pattuglie che effettueranno servizi di maggiore rischio quali quelli di pronto intervento, anti degrado, serale, notturno e di sicurezza urbana.
Soddisfazione da parte dell’Assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi, “Abbiamo colmato una lacuna con un progetto a cui abbiamo lavorato sin dai primi mesi della nostra Amministrazione, finanziato nel 2023, e che ha vissuto un lungo articolato e complesso iter di approvazione conclusosi con l’autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro. Si tratta di strumenti che consentiranno all’agente di attivare e di documentare, su sua iniziativa, situazioni di pericolo per sé o per i cittadini”.
L’investimento totale per le 55 bodycam, le licenze del relativo software di gestione, caricamento, stoccaggio delle immagini più il costo degli apparati radio per la trasmissione dei dati delle cam al database di archivio è stato di euro 190 mila.
Parole di ringraziamento da parte del comandante della Polizia Locale Luigi Altamura, “Voglio esprime un vivo ringraziamento a tutte le organizzazioni sindacali per il contributo che hanno voluto dare, ognuno con le proprie formule, a questo strategico obiettivo che è la salvaguardia dei lavoratori, sottoposti ad attività rischiose, rispettando la privacy e le procedure indicate dalla legislazione vigente”.
Di seguito, nel dettaglio, il funzionamento tecnico delle nuove bodycam:
Gli agenti che indossano la telecamera potranno attivare e disattivare la registrazione manualmente con un doppio clic con il video registrato che verrà quindi memorizzato, criptato e inviato via SIM su un Cloud che risponde agli standard della Agenzia Nazionale sulla Cyber Sicurezza.
La videocamera è composta da un memoria integrata non estraibile pertanto le immagini non potranno essere scaricate, visionate o manomesse né durante l’utilizzo né in seguito.
L’agente che utilizzerà la videocamera, nel momento in cui avvisa come da regolamento la persona o le persone che sta procedendo alla registrazione, potrà contare anche su 30 secondi di registrazione precedenti a quel momento, momenti solitamente utili a dimostrare tentativi di aggressione, offese o minacce, motivo per il quale si procede a cristallizzare il momento di tensione con le immagini, inoltre, è dimostrato che l’avviso di registrazione in corso contribuisce in modo importante a smorzare eventuali situazioni potenzialmente pericolose per la popolazione e gli stessi agenti.
Una volta effettuata la registrazione, l’agente potrà richiedere, dandone adeguata motivazione agli ufficiali preposti, l’autorizzazione all’utilizzo entro 7 giorni, dopodiché il sistema provvederà a cancellare le immagini conservate a meno che non siano state richieste dall’autorità giudiziaria.