Migliorare la vita di Borgo Roma lavorando sul rapporto tra comunità e quartiere urbano per costruire cittadini consapevoli attraverso un percorso condiviso che possano migliorare il benessere del singolo e della collettività.

Il Comune e l’associazione Cocai, con altre realtà del terzo settore, hanno sperimentato in questi anni un modello innovativo di partecipazione della cittadinanza che diventa prototipo per futuri interventi in altri quartieri.

Dal miglioramento dei percorsi urbani con l’adozione di strisce pedonali negli incroci segnalati per la pericolosità dagli abitanti, a un docufilm sul quartiere di ieri e oggi con la regia dei giovani residenti, alla riqualificazione di un campo da beach volley, il progetto “La Fabbrica del Quartiere” si è posto e ha centrato l’obiettivo di individuare una serie di procedure da prototipizzare per la rigenerazione urbana di altri quartieri.

E’ partito con questo approccio innovativo il progetto pilota avviato nel quartiere di Borgo Roma dall’estate del 2021 su iniziativa di Cocai Aps, l’associazione di promozione sociale costituita da tecnici professionisti quali architetti, urbanisti ed ingegneri, che dal 2017 lavora sulla trasformazione e la riqualificazione urbana e sull’innovazione sociale attraverso la proposta di iniziative culturali sperimentali.

A progetto concluso, i coordinatori, gli architetti Michele De Mori e Francesco Avesani, spiegando le linee di azione principali in Commissione urbanistica, hanno auspicato di confidare nella disponibilità dell’Amministrazione perché si possa dare continuità alle azioni di coinvolgimento della popolazione e soprattutto dei giovani tra i 16 e i 35 anni, molto difficili da ingaggiare.

Il quartiere di Borgo Roma, ha spiegato l’Ingegnere De Mori, “E’ stato scelto perché negli ultimi decenni è stato oggetto di una profonda trasformazione sia urbanistica che architettonica che di tessuto sociale, si pensi soprattutto alla forte presenza di immigrate e immigrati. E’ stato un ottimo caso per standardizzare e prototipare il progetto e le relazioni tra associazioni, residenti e enti locali. La nostra dimensione è stata la quotidianità delle persone, quali attraversamenti, percorsi, parchi”. Non è mancata, come ha aggiunto l’Ingegnere Avesani anche “Una pianificazione di urbanistica tattica e anche di urbanistica di genere con micro interventi culturali e pratici”.

Soddisfazione per il progetto da parte dell’Assessora alla pianificazione urbanistica e Vicesindaca Barbara Bissoli, “Ricordo come questa Amministrazione abbia già manifestato l’apprezzamento e riconosciuto l’efficacia del progetto della “Fabbrica del Quartiere” a tal punto da averlo scelto e raccontato come esempio di pratica di innovazione urbana capace di intercettare nuovi modi di fare città, basati sulla partecipazione, sull’ascolto e sull’attivazione della cittadinanza. Ciò è accaduto in occasione dell’assemblea del 18 novembre 2023 di avvio della fase preordinata alla revisione del Piano di Assetto del Territorio nel corso della quale era stata lanciata la call “Fermenti di Città”, che mirava alla raccolta, mappatura e condivisione di siffatte pratiche innovative. La “Fabbrica del Quartiere” è stata individuata da questa Amministrazione come “Fermento”, perché il progetto si è occupato di rigenerazione urbana e sociale facendo leva sul coinvolgimento della cittadinanza nella vita della città, che può essere migliorata anche con interventi materiali minimi”.