MARANGONA APPROVATA RATIFICATA ACCORDO DI PROGRAMMA
Ufficializzata dal voto del Consiglio comunale, la ratificata dell’accordo di programma tra Comune, Consorzio Zai e Provincia per lo sviluppo del comparto Marangona.
Accompagnata da una serie di linee guida e di indicazioni impegnative rivolte alla Giunta e alle Direzioni comunali competenti, principalmente indirizzate alla redazione di un Masterplan, il progetto nei suoi 4 ambiti di intervento unitario ancora da attuare, garantirà a detta dell’Amministrazione comunale un’attuazione equilibrata di tutte le destinazioni d’uso ammesse dal PAQE in coerenza con la sua vocazione all’innovazione e alla ricerca tecnologica e in linea con la necessaria transizione ecologica.
Viene così data attuazione al progetto di sviluppo della vasta area in parte di proprietà del Consorzio ZAI,un triangolo di circa 1 milione 500 metri quadrati a sud est del Comune e compreso tra l’autostrada A4 Milano – Venezia, la ferrovia Bologna – Verona e la ferrovia Verona – Mantova.
La proposta di deliberazione, votata dall’aula in 2 stralci, è stata approvata nella prima parte con 28 voti favorevoli e 1 contrario, Consigliera Jessica Cugini, e nella seconda parte con 22 voti favorevoli, di seguito alcuni degli interventi in aula:
Consigliera comunale Jessica Cugini:
“Esprimiamo la preoccupazione che con questa delibera si va a ratificare l’accordo di programma del 2020 e la relativa scheda norma. Il buon lavoro fatto, con l’aggiunta nel testo delle linee di indirizzo espresse dal confronto con i consiglieri comunali, non cambia purtroppo le destinazioni d’uso di un PAQE superato dal tempo ne’ le percentuali di verde nell’area, che restano non rispondenti alla necessità di una zona della città oggi a forte credito di verde, ne’ cambia le altezze degli edifici previsti. In un momento in cui si sta riscrivendo il PAT si poteva riconsiderare questi 150 ettari alla luce di uno sguardo più ampio e partecipato. Per questa la nostra contrarietà”.
Consigliere comunale Michele Bresaola:
“Questo accordo è diverso da quello dell’Amministrazione Sboarina e aggiunge qualcosa in più di significativo, pregnante rispetto alla semplice ratifica.
Il “Masterplan Marangona 2030” deve essere considerato il punto di partenza per lo sviluppo della Marangona. In esso sono contenuti, non soltanto le funzioni dei nuovi insediamenti e l’organizzazione degli spazi verdi, ma anche le infrastrutture della mobilità per fare in modo di potenziare le reti del ferro, il trasporto pubblico, la connessione stradale alle strade di grande comunicazione e la mobilità ciclistica. Sostenibilità sociale. La Marangona rappresenta un’area di trasformazione, destinata a diventare distretto per un lavoro di qualità per le imprese veronesi ed extra, in interrelazione con l’Università di Verona. Sostenibilità ambientale. L’organizzazione degli spazi aperti e il progetto architettonico degli edifici dovrà essere rispettoso di un intelligente uso del suolo, dei più elevati e moderni standard di risparmio energetico, autoproduzione di energia e calore, di resilienza, biodiversità e resistenza delle aree verdi e boscate e delle elevate attenzioni circa la gestione dei rischi climatici derivanti da nubifragi e ondate di caldo. Sostenibilità economica. La Marangona, all’interno dell’ambito del Quadrante Europa, deve costituire un modello solido e resiliente in grado di produrre reddito, benessere diffuso, progresso e un riflesso economico positivo nei confronti di Verona e Provincia”.
Consigliera comunale Patrizia Bisinella:
“Accordo frutto della strategia delle amministrazioni di centrodestra e non certo della progettualità di Tommasi. Per miopia politica negli scorsi anni è stato stralciato il progetto Ikea, che avrebbe portato un migliaio di posti di lavoro e una riqualificazione adeguata dell’area. A questa delibera manca l’onestà intellettuale di ammettere che si sta portando a ratifica lo stesso progetto realizzato dal centrodestra. Per silenziare la contrarietà politica di Bertucco si finge di voler inserire aree verdi. Intenzione vaga e solo futura che non cambia minimamente il contenuto del progetto e dovrà passare da un ulteriore Accordo tra le parti in causa”.
Consigliere comunale Paolo Rossi:
“Risultato storico per Verona e provincia. E’ una svolta per il futuro economico della nostra città e per i giovani, che vi potranno trovare nuove opportunità di lavoro. Questa approvazione certifica il buon lavoro condotto negli anni dal centrodestra e testimonia come fosse pura retorica politica parlare di cementificazione. E’ la prima di tante votazioni importanti sul tema urbanistica, che sveleranno il vero volto del centrosinistra e per capire se sono a favore dello sviluppo oppure dell’immobilismo”.
Vicesindaca con delega alla pianificazione urbanistica Barbara Bissoli – Replica conclusiva:
“Rivolgo un ringraziamento ai consiglieri di maggioranza che con tanta determinazione, coscienza e competenza sono intervenuti stasera in favore del lavoro corale che è stato fatto, rispondendo agli interventi dell’opposizione e di quella che non possiamo definire maggioranza. Desidero fare chiarezza in merito alla verità dei fatti che hanno permesso all’Amministrazione di prendere in esame l’accordo di programma già in itinere, mentre era ancora in VAS e poi sottoposto allo screening VIA. In questo accordo di programma c’è cuore e testa di un gruppo di funzionari che si sono battuti anche nei confronti del Consorzio ZAI per portare avanti e realizzare una pianificazione davvero rispettosa e davvero nell’interesse pubblico. Un disegno di città pubblica che nella visione dell’Amministrazione Tosi non c’era, ed è stata una fortuna che quell’accordo di programma è decaduto, perché prevedeva una pianificazione produttiva di tipo logistico senza alcun disegno di città verde. Solo una grande macchia blu deputata ad una infrastrutturazione e una edificazione di tipo genericamente produttivo”.