CIRCOSCRIZIONE CHIEDE CHIAREZZA SUGLI INTERVENTI

Un richiesta di chiarimenti sulla pianificazioni degli interventi previsti per le Circoscrizioni di Verona Sud.

Questa, in sostanza, la richiesta rivolta al Comune di Verona dal Presidente della 5° Circoscrizione Raimondo Dilara e il Presidente della 4° Circoscrizione Alberto Padovani, perplessi, dopo circa un anno e mezzo dall’insediamento dell’Amministrazione Tommasi, su tempi e modi di gestione del territorio.

Dallo stralcio dell’erba dove il calendario ad oggi stato presentato alle due Circoscrizioni, a un generale mancanza di interventi per la sicurezza e manutenzione di alcuni manti stradali, laddove nel contesto, riferisce il Presidente Dilara, l’assenza dello stradino ha portato ad un aumento dei sinistri pari all’800%.

Una mancanza o quanto meno un rallentamento degli interventi previsti, che i Presidenti Dilara e Padovani imputano anche al pensionamento a fine mandato del geometra preposto con un “reggente” che, come l’unico stradino attualmente condiviso tra le rispettive Circoscrizioni, non riesce a risolvere le molteplici esigenze di un territorio che conta circa 60 mila abitanti e diversi flussi stradali dati tra gli altri da Fiera, Consorzio ZAI, Quadrante Europa, Università, Ospedali, ZAI, uscita autostrada A4, zona della Genovesa e vicino parcheggio scambiatore.

Da ottobre 2023, segnalano inoltre congiuntamente Dilara e Padovani, che la gara di appalto per le manutenzioni è stata probabilmente indetta e aggiudicata ma richiederà almeno altri 30 giorni per le relative verifiche burocratiche e per conosce nello specifico quali poi saranno le aziende incaricate con il rischio di arrivare quindi in prossimità del periodo estivo senza una precisa programmazione che porterà certamente ulteriori disagi a cittadini e residenti.

Una situazione, in conclusione, che i Presidenti delle due Circoscrizioni hanno voluto chiarire anche per precisare come in alcuni casi non è pertanto la Circoscrizione a non volere procedere o intercedere per fornire i servizi richiesti dal cittadino ma bensì l’attuale organizzazione del Comune a non permetterlo.