A.C.D. CADIDAVID CONOSCIAMOCI MEGLIO
Torna il consueto appuntamento sportivo con la rubrica “A.C.D. Cadidavid conosciamoci meglio”, dedicata alla squadra calcistica del nostro paese e nella quale andremo a presentarvi un membro della società in modo da conoscere meglio lo staff e i giocatori che ogni domenica scendono in campo per difendere gli storici colori biancoblù.
Ospite di questa breve intervista Pietro Gorfer, nuovo difensore della prima squadra.
Benvenuto Pietro e grazie per avere accettato la nostra breve intervista
Grazie a voi per l’invito e per la possibilità di presentarmi ai nostri nuovi tifosi e sostenitori
Pietro, sei al tuo primo anno qui al Cadidavid, cosa puoi dirci di te come calciatore?
Che dire, mi reputo un terzino moderno che cerca quindi di anticipare la giocata avversaria facendo ripartire l’azione, ho iniziato nel settore giovanile del Santa Lucia per poi esordire in prima squadra, sono quindi passato all’Atletico Vigasio dove in 4 anni mi sento di dire sono cresciuto molto come giocatore e uomo, quindi l’anno scorso una breve esperienza a Isola della scala e da quest’anno, grazie anche alle fiducia e stima dimostrata dalla società, ho scelto di accettare la sfida del Cadidavid anche per continuare il mio percorso di crescita
Primo anno al Cadidavid e prima esperienza con questo gruppo, come ti stai trovando?
Diciamo che è una piazza importante, con i compagni di squadra ho avuto da subito un ottimo rapporto sia dal punto di vista professionale che umano, chiaramente il primo anno fare spogliatoio è fondamentale e purtroppo i recenti risultati sportivi non aiutano anche se non vedo problemi nel gruppo, le difficoltà possono solo che rafforzarci
Ci riferiscono che qui, alcuni addetti ai lavori, ti chiamano il soldatino in riferimento al più noto Angelo Di Livio, è un soprannome che ti fa piacere?
Si certamente, credo sia perché vedono in me quella tenacia nello stare in campo e quello spirito di sacrificio che Di Livio metteva in ogni partita, chiaramente non mi paragono a lui ma sicuramente è un bell’attestato di stima da parte della società
Di Livio ha trovato la sua consacrazione nella Juventus, non ti chiediamo se è la tua squadra del cuore ma nel contesto c’è qualche giocatore che ti ha ispirato nel tuo modo di stare in campo?
Diciamo che non ho un giocatore in particolare, se vogliamo stare nell’abbiente Juventus posso dire Alessandro Birindelli e Gianluca Pessotto, giocatori che ho sempre trovato molto diligenti, al servizio della squadra, che sapevano applicare il ruolo senza mai volere strafare
Passando al calcio giocato, con domenica siamo alla terza sconfitta, società e tifosi chiedono una scossa per tornare a vincere e risalire la classifica
E’ giusto, non stiamo giocando come sappiamo, ma vogliamo sempre cercare di arrivare nelle prime posizioni e per farlo l’unica cosa è ripartire dalla prossima partita, che sia attraverso il gioco o gli episodi ora l’importate è portare a casa i 3 punti, come squadra sappiamo il nostro valore e dove possiamo arrivare
Solitamente, a fine intervista, lasciamo un messaggio ai giovani calciatori che stanno avvicinando al mondo del pallone, Pietro, c’è un consiglio che ti andrebbe di condividere?
Anche se potrebbe sembrare scontato il mio consiglio è quello di ascoltare sempre i propri allenatori e di rimanere con i piedi per terra perché oggigiorno è sempre più frequente vedere genitori e parenti estremizzare un po’ troppo le prestazioni dei ragazzi, un calciatore ha bisogno di tempo per dimostrare le proprie qualità
Bene, con quest’ultima domanda, ringraziando Pietro Gorfer per il tempo dedicato, vi rinnoviamo l’appuntamento con la nostra rubrica alla prossima settimana per conoscere insieme un nuovo membro della storica società calcistica di Ca’ di David.