LETTERA DA UN PAESANO
Per la nostra rubrica “Lettera da un paesano“, in questa occasione vogliamo dare spazio ad un nostro lettore dubbioso sull’importanza data ai quartieri dalla nuova Amministrazione, quanto meno in relazione all’organizzazione dei recenti eventi mondani.
“Era il lontano 11 giugno 2022, vigilia della prima tornata delle elezioni amministrative, in cui sarebbe stato protagonista anche il Comune di Verona, e dove si sarebbero eletti nuovo Sindaco con relativo nuovo Consiglio comunale e nuovi Consigli relativi alle otto Circoscrizioni facenti parte del territorio veronese, quando venne ufficialmente a concludersi la campagna elettorale: una campagna elettorale importante, con tante forze in gioco, e, forse, una delle più “cattive” e senza esclusione di colpi degli ultimi venti o trent’anni con lotte interne nelle forze politiche del centro destra le quali, inevitabilmente, si sono rispecchiate in ogni ambito elettivo e con candidati di centro sinistra che di certo non hanno “risparmiato colpi”.
La campagna elettorale delle forze di centro sinistra, a sostegno del candidato Sindaco poi vincitore Damiano Tommasi, e di tutti i candidati della medesima “fazione”, sia per il Consiglio Comunale che per i vari Consigli di Circoscrizione, poggiava ovviamente su molteplici promesse elettorali da mantenere una volta ottenuta l’ambita “poltrona” ma fra tutto il calderone, più o meno variegato, dei buoni propositi una voce sembrava essere sempre ripetuta e sottolineata ovvero la poca inclusività dell’Amministrazione uscente nei confronti delle periferie a vantaggio esclusivo del centro città, ed il relativo stato di abbandono da recuperare attraverso molteplici interventi tra i quali, sbandierato praticamente da chiunque fosse candidato per una qualsiasi posizione amministrativa, l’organizzazione di eventi a scopo culturale.
Premesso questo, ho recentemente appreso della querelle “Teatro Spritz”, illustrata dai nuovi Assessori Ugolini e Sandrini, nella quale, dal 26 luglio al 29 settembre 2022, sono state organizzate circa quaranta date, in orario di aperitivo, nelle quali cinque compagnie teatrali veronesi professioniste daranno vita a performance per animare le serate estive di veronesi e turisti, bene mi sono detto, peccato però che scorrendo velocemente date e location della manifestazione salta inevitabilmente all’occhio un particolare certamente “interessante” in relazione alle promesse elettorali di inclusività portate avanti sia dal candidato Sindaco che da tutti gli altri candidati del centro sinistra poi vincente: circa trentacinque spettacoli si svolgeranno nel territorio della prima Circoscrizione, tre si svolgeranno nel perimetro della seconda Circoscrizione, uno si svolgerà nel territorio della terza Circoscrizione ed uno, infine, risulta organizzato a Borgo Roma quindi quinta Circoscrizione mentre quarta, sesta, settima ed ottava Circoscrizione sono rimaste senza alcun evento.
Sicuramente vero che la prima edizione dell’evento si è svolta sotto l’Amministrazione passata ma è altrettanto vero che una nuova Amministrazione, che ha promesso importanti interventi a livello di inclusività dei quartieri e delle periferie, non dovrebbe presentare una manifestazione così fortemente concentrata praticamente in un solo territorio ovvero quello del centro città: sarebbe stato quantomeno doveroso organizzare altre manifestazioni parallele che potessero dare un po’ di “vita” anche ai territori parzialmente o interamente esclusi dalla manifestazione in oggetto.
Una volta tanto ci sarebbe stata un po’ di coerenza ed un po’ di volontà nel dare sin da subito un seguito alle promesse elettorali che hanno portato poi alla vittoria o è ormai già tutto passato?
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