SPAZIO CANDIDATI CIRCOSCRIZIONE

Lo scorso mese, in vista delle Amministrative, avevamo aperto una spazio dedicato ai candidati in 5^ Circoscrizione che volessero condividere con gli elettori, le proprie opinioni e progetti, per i nostri quartieri.

Oggi, in questo appuntamento, vi proponiamo un candidato che gentilmente aveva accettato il nostro invito.

PRESENTAZIONE

Nome e Cognome: Nicolò Signorini
Età: 29
Titolo di studio: Diploma di geometra e laurea triennale in ingegneria civile
Occupazione: Libero professionista
Quartiere di residenza: Borgo Roma
Partito / Movimento / Lista Civica: Traguardi

MOTIVO DELLA CANDIDATURA

Dopo 5 anni al fianco di Traguardi come componente della commissione urbanistica edilizia della 5^ Circoscrizione ho deciso di candidarmi perché ero stanco di assistere pressoché inerme alle trasformazioni ed ai cambiamenti che avvenivano nel nostro quartiere; ho deciso quindi di portare il mio contributo e l’impegno per trasformare il nostro territorio al fine di renderlo più accogliente, inclusivo e vivibile.

OPINIONE SULL’ATTUALE STATO DEI QUARTIERI

Servizi:

Servizi è una parola generica che racchiude al suo interno sia i trasporti pubblici che l’illuminazione, sia la raccolta rifiuti che gli uffici pubblici stessi, ecc.
Lo stato attuale delle cose parla da solo: abbiamo un trasporto pubblico che non riesce a soddisfare tutte le fasce orarie né tantomeno tutte le aree cittadine (soprattutto la sera ed i festivi), abbiamo in ballo un progetto filobus finanziato (con oltre 140 milioni di euro) che, seppur vecchio ed assolutamente non risolutivo dei problemi di mobilità, va portato a termine per poi essere migliorato, abbiamo uno sportello polifunzionale di quartiere che è chiuso ormai da due anni e che dovrebbe non solo essere riaperto ma anche potenziato.

Sicurezza:

Il tema della sicurezza è uno di quelli che si interseca con molti altri: l’illuminazione, il verde ed i servizi (intesi sia come trasporti pubblici che attività economiche sul territorio) sono tutti elementi influiscono sulla sicurezza e sulla percezione della stessa: un luogo buio o in penombra, un luogo fatto di sole vie ed incroci (ad esempio la ZAI), un luogo che la sera non è raggiunto dai mezzi pubblici sono tutti elementi che contribuiscono a far percepire mancanza di sicurezza e che a lungo andare deteriorano il tessuto sociale del quartiere.
La questione sicurezza sta diventando un problema generale della città ma vi sono zone in cui viene percepito maggiormente rispetto ad altre; devono essere riqualificate alcune zone del quartiere sia dal punto di vista urbanistico che della vivibilità: un quartiere vivo è un quartiere sicuro, un quartiere dormitorio si presta a cadere preda di insicurezze di vario tipo.
Bisogna quindi valorizzare gli spazi pubblici ed incentivare i luoghi di aggregazione e le attività economiche di quartiere.

Pulizia:

Nella nostra città manca una visione d’insieme sulla raccolta dei rifiuti, si potrebbe dire “quartiere che vai, raccolta che trovi” e questa cosa non ha alcun senso soprattutto nell’ottica della raccolta differenzia e del riciclo.
I dati statistici danno conferme a tal proposito: il comune di Verona è il capoluogo Veneto che ha visto, tra il 2015 ed il 2020, il peggior miglioramento della raccolta differenziata consolidando l’ultimo posto e tutto ciò, oltre agli aspetti ambientali, va a gravare direttamente sulle tasche dei veronesi i quali a norma di legge devono pagare una tariffa che vada a coprire l’intero costo del servizio e si sa che ad un servizio non troppo eccelso corrisponde un costo maggiore.

Viabilità:

La viabilità è un tema molto sentito nel nostro quartiere: basta provare a muoversi al mattino presto nella fascia oraria 07.00 – 09.00 o la sera dalle 17.00 – 19.00; purtroppo Borgo Roma è attraversato da alcune arterie viarie cittadine molto importanti (via Palazzina/via San Giovanni Lupatoto, via Legnago/via Tombetta, via Belfiore/via Golino per citarne alcune), è dotata di circa 5 ingressi/uscite della tangenziale, di un casello autostradale tra i più grandi ed assieme alla 4^ Circoscrizione condivide l’area fieristica.
Sono tutti elementi che purtroppo giocano a sfavore della viabilità e della vivibilità del quartiere ma è importante cercare di attivarsi per cercare di ridurne i disagi derivanti ed attuare delle scelte mitiganti dei problemi ormai radicati.

Mobilità sostenibile:

In questi ultimi anni a Verona sono nati numerosi chilometri di piste ciclabili ma chiunque le utilizzi sa che non è sufficiente tracciare una riga di vernice sulla carreggiata o sul marciapiede per poter chiamare tale spazio “pista ciclabile”; è necessario rivedere gli spazi stradali nell’ottica della creazione di una rete sicura, ininterrotta, possibilmente lineare (senza quindi strane gincane che allungano il tragitto di svariate decine di minuti) e fruibile da tutti (anziani, ragazzi, adulti e famiglie) della mobilità dolce, di qualunque tipo, sia nel tragitto “quartiere – centro” che nel tragitto “quartiere – quartiere” ed incrementare i porta biciclette portandoli in tutti i punti nevralgici del quartiere (ricordiamoci che nel 2003 è stato creato dallo stesso Comune un porta biciclette denominato “Modello Verona”).

Verde pubblico:

Per quanto riguarda il verde, è necessario premettere che esso è fondamentale per la salute di tutti i cittadini: è noto infatti che gli alberi hanno la capacità di regolare il microclima delle città, determinando di fatto un abbassamento sensibile delle temperature andando a minimizzare le cd, Isole di calore (ovvero il fenomeno per il quale nelle città la temperatura rimane più elevata rispetto alle aree extra urbane).
Premesso ciò, è sotto gli occhi di tutti che negli ultimi anni, complice anche il progetto del filobus, nel nostro Comune sono stati abbattuti tantissimi alberi e molti altri, derivanti dagli oneri di urbanizzazione, o non hanno mai visto luce (perché compensati economicamente) o hanno trovato collocazione in altre zone della città e tutto ciò ha poco senso perché i cittadini del quartiere oltre che “subire” la costruzione di nuovi attrattori di traffico non hanno neanche la gioia di essere ripagati con del verde pubblico nel loro quartiere.

PROGETTI CHE VORREBBE INIZIARE O PROSEGUIRE NELL’INTERESSE DEI QUARTIERI

Per il nostro quartiere, assieme a tutto il gruppo di Traguardi abbiamo pensato a 4 punti cardine su cui basare le scelte future:
1) Università: è necessario sviluppare il polo universitario medico scientifico che abbiamo all’interno del nostro quartiere, implementando i collegamenti (servizi pubblici, piste ciclabili, percorsi pedonali sicuri), ampliando i servizi culturali ed ampliando la loro fruibilità (biblioteche di quartiere aperte più a lungo ed accessibili a tutti i residenti e gli studenti).
2) Cura: è fondamentale assicurare sul nostro territorio la presenza di servizi psicologici, di consultori familiari e per giovani e di pediatri.
3) Ciclabilità e pedoni: è necessario perseverare al fine di implementare i collegamenti ciclabili sicuri e riqualificare quelli esistenti, sia verso il centro città che verso gli altri quartieri ed anche verso la provincia.
E’ necessario inoltre rivitalizzare alcuni spazi di quartiere opportunamente individuati, mediante ad esempio la pedonalizzazione di alcune piazzette ed incroci, nell’ottica di dare nuova vita agli stessi creando maggiore sicurezza, attrattività (sia di persone che di attività economiche) e vivibilità delle aree limitrofe.
4) Città a 15 minuti: è importante che tutti i cittadini possano disporre dei servizi pubblici essenziali, dei trasporti, del verde pubblico, delle aree sportivo e degli spazi culturali/sociali in un arco temporale di circa 15 minuti da casa per rendere i quartieri più sicuri, vivi e vivibili.

MESSAGGIO PER GLI ELETTORI

Da troppi anni Verona si è fermata, perché le decisioni fondamentali per il suo futuro sono state rimandate.
Servono scelte coraggiose per rendere Verona una città più vivibile, attrattiva, sostenibile, moderna, internazionale e inclusiva.
Scelte che riguardano infrastrutture, servizi, politiche e strategie. Scelte che, fino ad ora, sono state rimandate da una politica priva di visione e in fuga dalle proprie responsabilità, non si parla di promesse, ma di traguardi da raggiungere assieme nei prossimi 5 anni.