APPROVATA LA VARIANTE 29
Fra una decina di giorni, subito dopo Pasqua, avrà inizio la rigenerazione urbana di Verona prevista con la Variante 29.
L’approvazione della variante, arrivata nella notte fra martedì e mercoledì dopo una maratona di voto durata 5 giorni, con un totale di 36 ore di discussione e nonostante, a detta dell’Amministrazione, di un atteggiamento di ostruzionismo messo in campo dalle minoranze, ora permetterà di ridisegnare Verona trasformando diversi quartieri e togliendo degrado da diverse aree cittadine.
Un intervento che avrà ricadute positive anche in termini di occupazione considerato l’investimento di circa 10 milioni in opere pubbliche realizzate con i contributi compensativi delle 44 schede approvate e 300 milioni di investimento complessivo per i lavori di costruzione che porteranno alla riconversione di 760.000 mq di aree dismesse.
Tra le riconversioni previste, l’ex stabilimento industriale in lungadige Attiraglio che verrà trasferito per fare posto a nuove residenze e a verde pubblico, il Pestrino dove verranno recuperate le aree lungo il fiume nelle vicinanze del forte Santa Caterina, o la rigenerazione dell’ex Tiberghien che sarà la molla per rivitalizzare il quartiere circostante così come in Basso Acquar dove nascerà una nuova residenza per anziani al posto di un capannone, e ancora l’ex Croce Verde a Borgo Venezia e l’ex Croce Rossa a Porta Vescovo che diventeranno una cittadella degli studenti.
Tra le caratteristiche principali della Variante 29, il mancato consumo di suolo, con una modalità completamente nuova di trasformazione urbanistica che si basa su una visione coerente della città, un lavoro iniziato già con la Variante 23 dove sono state cancellate molte nuove realizzazioni private previste della scorsa Amministrazione come ad esempio i Tigli a Montorio e un’altra zona residenziale.
Gli interventi, che partiranno nei prossimi mesi, porteranno maggiori servizi nei quartieri da quelli sportivi a quelli per la persona, nell’ottica di aumentare l’offerta residenziale di qualità, trovano spazio nuove forme di abitare come le senior housing e gli studentati ma anche il co-working in risposta alla pandemia con un 15% di incidenza delle proposte legate al settore commerciale.