VARIANTE 29 OSTRUZIONISMO PER BLOCCARLA

In Consiglio comunale si continua a parlare della Variante 29 con l’ennesima bagarre volta al passaggio amministrativo finale prima della sua approvazione.

Dagli oltre 819 emendamenti iniziali collegati presentati dai gruppi di minoranza e dei quali, dopo l’esame da parte degli uffici preposti si era passati a circa 487 documenti, oggi ne sono risultano ammissibili 233, documenti, definitivi dell’attuale Amministrazione comunale come “seriali ed emulativi volti ad impedire l’approvazione in tempi rapidi della variante”.

In difesa del documento urbanistico sono schierati, oltre al Sindaco di Verona Federico Sboarina e all’Assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala, tutti i gruppi consiliari di maggioranza che, con voce unanime, hanno ribadito la gravità di un atteggiamento politico messo in scena in Consiglio dalle minoranze.

Di seguito quanto dichiarato dal Sindaco Sboarina, “La Variante 29 è fondamentale e importante per la crescita della nostra città tanto che Il Sole 24 Ore e le riviste di urbanistica la portano come esempio virtuoso a livello nazionale per il recupero di aree degradate e la rigenerazione urbana senza contare che, in un momento come questo, difficile dal punto di vista economico, la Variante genera una ricaduta sul territorio pari a 300 milioni di euro il che significa tanto lavoro per le nostre famiglie e imprese, trovo quindi assurdo che chi vorrebbe candidarsi ad amministrare la città blocchi il futuro di Verona facendo ostruzionismo in aula consiliare, pensando di danneggiare una maggioranza politica ma che in realtà penalizza una città intera, una comunità che sta aspettando questa variante presa ad esempio a livello nazionale”.

Dichiarazione a cui fa seguito quella dell’Assessore Segala, “Visto che le posizioni politiche dei gruppi di minoranza sono sempre espresse attraverso le sole dichiarazioni in aula del Consigliere Bertucco, vorrei sapere se il candidato Sindaco Damiano Tommasi la pensa come lui nel bloccare la città, la Variante 29 è un documento urbanistico mai visto prima a Verona che inciderà sulla trasformazione di tanti quartieri della città, cambiando intere zone come Croce Bianca, Borgo Venezia, Pestrino, Zai, Borgo Roma, Montorio e Basso Acquar, solo per citarne alcuni, sempre grazie alla Variante, secondo la rivista del Centro studi urbanistici nazionale, la nostra città è risultata l’unica attiva in Veneto sul fronte del riuso temporaneo degli spazi mi chiedo quindi cosa possa portare tutto questo se non una precisa intenzione di ostruzionismo da parte delle minoranze volta ad ostacolare un iter amministrativo fino ad oggi portato avanti in tempi rapidissimi proprio per garantire, il più velocemente possibile, l’avvio di una rigenerazione urbana tanto attesa dalla cittadinanza, trovo quindi che gli emendamenti presentati dalle minoranze sono in molti casi emulativi e seriali, privi di contributi sostanziali o in grado di portare miglioramenti effettivi a questo piano urbanistico, l’obiettivo è solo quello di fermare la città bloccando una Variante che risolverà nodi urbanistici che ci sono da più di trent’anni in questa città”.