VARIANTE 29 TOSI RICORSO AL TAR
E’ stato notificato oggi al Comune di Verona, da parte del Consigliere Flavio Tosi, un ricorso al tribunale amministrativo regionale che chiede l’annullamento della delibera per l’approvazione della Variante 29.
Un ricorso basato non su vizi di forma del documento urbanistico, né sui contenuti, bensì sulla mancanza di trasparenza nell’utilizzo degli strumenti digitali in dotazione all’Amministrazione e al Consiglio comunale da aprile 2020, viste le norme anti assembramento dovute all’emergenza sanitaria per la pandemia.
Un sistema, il Concilium, quello utilizzato a Verona come in tanti altri Comuni d’Italia così come dalla Regione Veneto, chiuso e accessibile solamente dagli aventi diritto, sul quale ogni operazione è immediatamente rintracciabile tracciabile dalla società di gestione come dimostrato a margine dell’episodio del voto illegittimo avvenuto proprio durante una delle sedute del Consiglio comunale di fine luglio dedicate all’esame della Variante 29 laddove in poche ore le verifiche interne avevano permesso di rintracciare l’identificativo del device dal quale era stato effettuato l’illegittimo voto.
Ora la questione entra nelle aule dei tribunali rischiando di bloccare un provvedimento realizzato ad una velocità amministrativa mai vista prima, condiviso con i principali stake holder cittadini e destinato a cambiare il volto della città da qui ai prossimi decenni, un processo di rigenerazione urbana che toglie al degrado e all’insicurezza tantissime aree cittadine ora abbandonate e in disuso con ricadute positive sul territorio in termini di lavoro e opere pubbliche, due numeri su tutti, circa 10 milioni il valore delle opere pubbliche realizzate con i contributi compensativi delle 45 schede approvate e 300 milioni calcolati per i lavori di costruzione.
Il ricorso, ha lasciato di fatto sbalordito il Sindaco di Verona Federico Sboarina che ha dichiarato, “Ritengo che esista un limite nell’attività amministrativa e nel fare politica che segna il solco tra l’interesse personale e quello della comunità, in questa occasione il limite è stato abbondantemente superato perché il ricorso presentato dal Consigliere Tosi, su una vicenda che tra l’altro lo vede coinvolto per aver commesso un reato informatico durante una seduta del Consiglio comunale, cerca di bloccare una variante fondamentale e strategica per la città, la Variante 29 non solo va a rigenerare le aree degradate del territorio ma ha una ricaduta positiva per tutti di 10 milioni di opere pubbliche e 300 milioni di attività, che significa lavoro per le nostre famiglie e per le nostre imprese, migliorare la qualità della nostra vita, della viabilità, del traffico e del territorio in generale, mi chiedo quindi come sia possibile anteporre il proprio interesse personale, il solo fine politico, al bene e all’interesse di un’intera comunità che altro non chiede che poter lavorare, vivere serenamente e uscite finalmente dal difficile periodo della pandemia ma non è all’Amministrazione che il Consigliere Tosi deve rispondere bensì alla città intera, alle famiglie e alle imprese che vedevano in questa variante una grande occasione di crescita, sviluppo e miglior qualità della vita e che ora rischia di bloccarsi nelle aule dei tribunali e non c’è giustificazione a questo comportamento, l’assunto dell’immobilismo non regge, questa variante ne è la dimostrazione, l’immobilismo appartiene invece alla passata Amministrazione, ne è prova che l’unica opera iniziata prima del 2017 e inaugurata dal sottoscritto sono stati i giardini di piazza Indipendenza a riprova che nei cinque anni precedenti nulla è stato fatto”.