CONCEPT PARCO ARENA

Dopo l’annuncio di assegnazione del bando, del quale avevamo scritto in un nostro precedente articolo, è ora arrivato il concept che vedrà la trasformazione dell’ex scalo merci, in uno dei più grandi parchi d’Europa, ribattezzano Parco Arena.

Il progetto, presentato da Signa Group, sviluppatore immobiliare tra i più importanti d’Europa, vedrà ora la concertazione tra Istituzioni, in primis il Comune di Verona, Regione Veneto e Ferrovie dello Stato, a dialogare con i professionisti incaricati da Signa Group per definire nel dettaglio il progetto del grande parco, fermo restando le destinazioni e le volumetrie stabilite nel Masterplan, ma anche i cittadini saranno coinvolti nel processo partecipativo, in virtù di una progettazione basata sulla persona e sui suoi bisogni e di un’area la cui gestione non potrà prescindere dalla presenza al suo interno di associazioni e realtà veronesi.

Elementi qualificanti del concept sono la sostenibilità, che va oltre l’efficienza energetica per abbracciare tutte le risorse di energia pulita, la connessione nord e sud della città non solo attraverso il parco ma anche attraverso nuovi percorsi ciclopedonali e larghi camminamenti in stile promenade a vantaggio anche della fiera e della zona produttiva di Verona Sud, il mix di funzioni che renderanno l’area viva, vissuta e sicura tutte le ore del giorno.

La parte edificata, che occuperà il 14% della superficie totale, sarà funzionale al parco stesso, un contributo volumetrico necessario per la sostenibilità economico finanziaria dell’opera ma anche il presidio dell’intera area verde le cui funzioni risponderanno alla vision complessiva del progetto.

Signa Group, come da slide presentata, ha immaginato l’area come un grande ovale verde, a nord la stazione di Porta Nuova che con l’alta velocità sarà sdoppiata e unita attraverso una grande piazza ipogea al di sotto delle infrastrutture per collegare i quartieri, a sud il Fondaco, ovvero uno spazio dove delocalizzare servizi per liberarli da luoghi non più funzionali, anche in via temporanea, all’interno tante e diverse attività da definire durante la fase partecipativa, insieme alla loro gestione, tutto intorno un anello circolatorio per rendere più veloce e meno impattante il traffico veicolare di attraversamento interno al parco e di arrivo alla nuova stazione di Verona Porta Verde.

Ora, l’obbiettivo, sarà puntare a tradurre in variante urbanistica il contenuto del concept e, se possibile, anticipare i tempi di realizzazione dell’opera a prima del 2026, termine fissato dall’Amministrazione, e quando Verona diverrà città olimpica.