EX BIASI SUOLO RADDOPPIATO BOSCO DIMEZZATO
Il progetto green di riqualificazione dell’ex fonderie Biasi di via delle Trincee, del quale avevamo scritto nel nostro precedente articolo, sembra portare con sé nuove perplessità, come riportato nell’ultimo comunicato stampa congiunto tra Partito Democratico e Lista Traguardi in 5° Circoscrizione.
Solo un mese fa il progetto di recupero dell’ex fonderia Biasi di Strada delle Trincee, già demolita, preparava il terreno all’arrivo di un magazzino logistico di quasi 40.000 mq, l’ennesimo in una zona inadeguata ed inadeguabile perché il traffico, volenti o nolenti, inciderebbe sui quartieri.
Avevamo anche notato che il progetto, presentato con una S.C.I.A., una pratica edilizia di poco conto, riservava un lotto in cui i proponenti, ossia la società immobiliare Kryalos Sgr Spa per conto del fondo di investimento americano Barings, intendevano chiedere l’autorizzazione per un altro magazzino logistico, ed eravamo stati facili profeti perché puntuale è arrivata la variante alla S.C.I.A. per un altro magazzino logistico, infatti in 5° Circoscrizione è giunta la richiesta di parere al permesso di costruire di un polo logistico di complessivi 70.000 mq.
Quello che interroga ed avvilisce è che già dall’inizio dell’anno le riviste di settore riferivano dell’imminente realizzazione di un complesso logistico di 75.000 mq in un’imprecisata area di Verona Sud acquisita dal fondo Barings, i fondi di investimento erano già convinti di banchettare a Verona, facendo il bello e il cattivo tempo? Il Governo del territorio lo fanno le Istituzioni democratiche votate dai cittadini o la finanza internazionale che pianta bandierine per arricchire il suo impero?
Lo studio del traffico prevede 210 Tir, 120 furgoni e 490 auto al giorno in più che il polo logistico produrrà e che riverserà in gran parte su via Forte Tomba, attraverso l’apertura di via Leopoldo Biasi, ove si creerebbe una pericolosa commistione con l’uscita della tangenziale, pensiamo che la viabilità reggerà con le sole rotatorie in previsione del nuovo supermercato Tosano al Forte Tomba? Sarà ancora più un caos ed all’orizzonte si addensano nubi sui tempi della variante alla Statale 12.
L’altra cosiddetta opera di compensazione del polo logistico è l’allargamento stradale con nuova pista ciclabile in strada delle Trincee e parte di via Gelmetto, ornato di due rotatorie tra via Gelmetto e strada delle Trincee e tra via Gelmetto, via Vigasio, strada Ca’ Brusà, anche questa opera non è altro che funzionale all’accesso al polo logistico da via Vigasio, pertanto non ha nulla di compensazione, tutte opere peraltro che servirebbero indipendentemente da nuovi insediamenti mentre in via Mezzacampagna, quantomeno, verrà realizzato dal Comune il primo lotto per l’ampliamento dall’incrocio con strada delle Trincee a via Vigasio a tamponare l’enorme mole di traffico pesante che le precedenti Amministrazioni Tosi, in Comune ed in 5° Circoscrizione, hanno permesso, basti citare uno per tutti lo svincolo della tangenziale in via Mezzacampagna, se lo ricordano bene l’ex Sindaco di Verona Flavio Tosi ed i suoi Consiglieri in 5° Circoscrizione?
L’altro specchietto per le allodole che l’Amministrazione Sboarina brandisce per difendere il polo logistico è la realizzazione di un bosco di pianura per i cittadini, se si leggono i documenti, si scopre che il boschetto non è altro che è un obbligo di legge sul quale aleggia lo spettro di un’altra monetizzazione del verde, la costruzione dei magazzini logistici determina la distruzione di un’area a bosco di 11.000 mq sottoposta a vincolo paesaggistico e catastalmente censita come bosco.
Sulla base della legge regionale n. 52/1978 che consente di ridurre una superficie boscata rimediando con la piantumazione in un’area almeno doppia rispetto a quella perduta, il polo logistico compenserà il boschetto consumato con un nuovo bosco di pianura di circa 17.000 mq realizzato in aree di proprietà, peccato che la rimanente quantità dovuta di bosco da ripristinare, ossia quasi 6.000 mq, non verrà realizzata bensì monetizzata con quota di denaro a beneficio della Regione Veneto.
Con quale coraggio l’Amministrazione Sboarina difenderà un’operazione spiccatamente immobiliare a Verona Sud che porterà ancora logistica, congestione ed inquinamento? Baratterà l’appetito di profitto degli investitori in cambio di un tozzo di pane? Continuerà a lavarsene le mani del super inquinamento certificato dalle relazioni delle istituzioni ambientali di Arpav e sanitarie dell’Azienda Ulss per Verona Sud?