COVID IN AUMENTO APPELLO DELLE ISTITUZIONI

Considerato l’aumento dei contagi Covid registrato negli ultimi giorni in città, due le raccomandazioni di Comune di Verona e Istituzioni sanitarie ovvero massima attenzione e rispetto delle misure anticontagio e adesione alla campagna vaccinale.

Un appello anche in vista della partita tra Inghilterra e Italia di domenica sera, appuntamento sportivo che sarà vissuto con entusiasmo e partecipazione da tutti i veronesi, nelle loro abitazioni ma anche nei luoghi all’aperto ed è qui che serviranno massima attenzione e cautela, l’uso della mascherina non è più di fatto obbligatorio all’aperto ma necessario nelle situazioni in cui ci sono assembramenti e non sono garantite le distanze di sicurezza.

Altro punto la campagna vaccinale, che in città prosegue spedita ma che tuttavia registra un importante numero di veronesi over 60 anni non ancora vaccinati, si tratta di circa 11 mila cittadini che non hanno ricevuto nemmeno la prima di dose di vaccino, la maggior parte di età compresa tra i 60 e i 70 anni e per raggiungere i quali nei prossimi giorni inizierà una campagna informativa organizzata da Ulss e Comune di Verona con lettere, come da allegato, che verranno consegnate direttamente a casa.

Nell’ultima settimana, dal 3 al 9 luglio, a Verona e provincia sono stati 227 i nuovi casi registrati di positività al Covid, 100 dei quali solo in città e di questi, 70 gli asintomatici, solo 5 già vaccinati almeno con una dose, per un’età media di 32 anni.

Anche per queste ragioni, nei prossimi giorni, verrà consegnata una lettera agli 11 mila veronesi over 60 non ancora vaccinati, un foglio contente tutte le informazioni e l’importanza della profilassi per proteggere se stessi ma soprattutto le persone più fragili che non possono essere vaccinate.

L’appello delle Istituzioni è anche quello di collaborare al fine di agevolare l’indagine epidemiologica, ovvero il tracciamento dei positivi e dei loro contatti, a tale scopo rimane valido lo strumento del tampone che si potrà sempre effettuare liberamente anche senza ricetta medica.