Quest’anno le limitazioni invernali antismog restano in vigore fino al 30 aprile, un mese in più rispetto alla data tradizione del 31 marzo.

Così ha deciso la Regione Veneto che ha prolungato in questo modo le misure stabilite dall’accordo del bacino padano per il miglioramento della qualità dell’aria, introducendo nel contesto un nuovo pacchetto extra di provvedimenti da attuare nel prossimo triennio.

Le novità riguardano il divieto di combustione all’aperto, compresi quindi i barbecue, l’utilizzo di biomasse per stufe inferiori alle 3 stelle, l’obbligo di mantenere la temperatura massima a 19 gradi in abitazioni e uffici e a 17 all’interno degli edifici industriali e artigianali.

Inoltre, nel caso di raggiungimento dei livelli di allerta arancio e rosso, verrà bloccata la circolazione dei mezzi privati diesel euro 4 ed euro 5, in più anche i ciclomotori euro 1 e le auto veicolo furgoncini benzina euro 2, unica eccezione le auto private diesel euro 4 che possono continuare a circolare in assenza di allerta arancio e rosso quale misura attuata per favorire le famiglie durante il lockdown e il perdurare dell’emergenza sanitaria, da ottobre però, sempre per effetto dell’accordo non potranno più circolare.

Si tratta di azioni straordinarie che hanno come obiettivo il rispetto dei valori per la qualità dell’aria nel più breve tempo possibile, soprattutto per quanto riguarda i valori limite giornaliero e annuale fissati per il parametro Pm10.

Di seguito sul tema quanto dichiarato dall’Assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala,”Paghiamo ciò che non è stato fatto per anni prima di noi, da tempo l’attenzione sui temi ambientali e soprattutto sulla qualità dell’aria è alta nonostante questo non sono stati fatti interventi strutturali in grado di invertire il senso di marcia, la conformazione della Pianura Padana è un altro elemento a nostro svantaggio a cui si aggiunge l’incidenza delle condizioni atmosferiche, le ulteriori misure adottate dalla Regione non devono essere viste come nuove limitazioni bensì come strumenti per agire con tutti i mezzi per migliorare la qualità dell’aria e quindi a vantaggio della salute di tutti i cittadini, un processo che noi da 4 anni abbiamo messo in atto ed è frutto di una serie di interventi strutturali avviati a partire dal 2018 e per i quali sono stati investiti circa 38 milioni di euro, oltre al nostro grande impegno a favore di ogni decisione ecosostenibile, ricordo, infine, che dal prossimo ottobre ci sarà lo stop ai diesel euro 4 una misura rinviata per il Covid ma non più ritardabile”.

Di seguito, per completezza, gli interventi strutturali avviati dal 2018 volti alla riduzione dell’inquinamento da polveri sottili:

– Lavaggio delle strade
– Raddoppio delle ciclostazioni del bike sharing in tutti i quartieri con l’arrivo delle prime bici elettriche
– Incremento delle piste ciclabili e creazioni nuove corsie ciclabili
– Concorso e app Muoversi
– Limitazioni al traffico nelle zone 30
– Efficientamento dell’illuminazione pubblica con led
– Potenziamento dello smartworking e agevolazioni per il trasporto pubblico per i dipendenti comunali
– Nuove colonnine di ricarica per auto elettriche con progetto Electrify Verona
– Controlli sugli impianti termici
– Ordinanze per limitare l’uso di caldaie e vietare le combustioni all’aperto
– Nuove piantumazioni
– Donati 3 mila alberi ai cittadini con il progetto “Ridiamo il sorriso alla Pianura Padana”
– Progetti di sensibilizzazione con le scuole
– Acquisto automezzi a bassa emissione inquinante per Comune e Amia
– Rinnovo flotta autobus trasporto locale e raggiunto livello di metanizzazione dell’81%
– Potenziamento del teleriscaldamento Agsm
– Miglioramento delle performance energetiche degli edifici Agec
– Protocollo Aria
– Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima
– Progetto Looper
– Progetto PUMS dal 2018 al 2020
– Controllati 433 mila veicoli per il rispetto delle disposizioni antinquinamento