ANTENNA 5G BUTTAPIETRA

Non sembra essere stata risolutiva l’assemblea pubblica aperta alla cittadinanza di Buttapietra e Marchesino e indetta dallo stesso Comune di Buttapietra, in merito all’installazione di una antenna 5G Wind-Tre.

L’antenna, che sorgerebbe a Marchesino, sul terreno dell’azienda agricola biologica Fiorio di via Monte Bianco, alta circa 34 metri e con una superficie di circa 50 mq, consentirebbe di portare la connessione 5G nella zona oltre che migliorare le comunicazioni in una area dove, a detta di alcuni residenti, la copertura è molto bassa.

Non tutti i cittadini però sembrano essere entusiasti dell’opera, come d’altro canto è emerso proprio durante la sopracitata assemblea dove gli animi sono stati in alcuni momenti “molto accessi”.

Già nei scorsi mesi, alcuni abitanti di Marchesino, erano scesi in piazza organizzando tramite apposito gazebo una raccolta firme proprio per impedire la realizzazione dell’opera definita dagli stessi deturpante, considerata la dimensione dell’antenna e la vicinanza alle Risorgive, economicamente svantaggiosa, data la svalutazione immobiliare che l’area subirebbe, e rischiosa per la salute considerata la mancanza di studi sulle onde elettromagnetiche prodotte e data l’alta densità abitativa che comprende scuole e parchi giochi.

Nonostante le proteste però l’installazione dell’antenna alla fine si farà, anche considerando che dallo scorso 16 luglio, tramite un emendamento inserito nel Decreto Semplificazioni e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Governo aveva già messo un freno a circa 500 rifiuti pervenuti dai diversi Sindaci italiani che, tramite ordinanza, avevano vietato di installare antenne 5G sul proprio territorio, pertanto, anche volendo, il Comune di Buttapietra non potrà in alcun modo opporsi all’accordo privato già stipulato tra le parti.

I residenti rimangono però sul piede di guerra, nemmeno la proposta di spostare l’installazione dell’antenna su altri terreni, sempre di proprietà dell’azienda agricola, sembra di fatto avere calmato gli animi, un tema quindi che rimane molto caldo e per il quale, riferiscono alcuni residenti, sono già previste a breve alcune manifestazioni di protesta.