UNA VARIANTE 29 IMPOVERITA

“Una variante 29 impoverita rispetto agli annunci, questa politica non serve alla città”, questo, in sintesi, quanto evidenziato dal Capogruppo Pd in 5° Circoscrizione Michele Bresaola, Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani e Consiglieri Comunali Pd Verona.

Di seguito il comunicato stampa:

“La Variante urbanistica 29 presentata dall’Assessore Segala e dal Sindaco Sboarina ha ben poco a che fare con gli annunci di due anni fa, quando l’Amministrazione parlava di una variante “verde” che avrebbe dovuto andare a braccetto con un seria politica di riduzione di consumo del suolo, sono andati perduti.

Nella presentazione di venerdì 3 luglio non c’è più alcun cenno al sistema del verde di Verona, alla necessità di attuare il Parco dell’Adige Nord e di quello Sud, tra Pestrino, Porto San Pancrazio e San Michele, di tutelare il sistema delle Risorgive di Ca’ di David, di collegare parchi e giardini cittadini, di costituire barriere ecologiche verdi a protezione dello smog di autostrade e tangenziali nei quartieri di Verona Sud.

Si tratta dell’ennesima variante tipicamente urbanistica ed edilizia, priva di politiche territoriali.

Ecco, per essere chiari, quanto annunciava Segala due anni fa, precisamente il 5 luglio 2018:

1) Ripensare la fruizione delle mura magistrali e della cintura dei Forti secondo moderni concetti di parchi e ricercando partenariati pubblici o privati.
Tema trattato in modo disorganico.

2) Valorizzazione del sistema ecologico attraverso la creazione di corridoi naturali negli ambiti delle Mura magistrali, del fiume Adige nord e sud, delle colline veronesi e dell’ambito equestre.
Scomparso.

3) Interventi nelle zone più carenti di luoghi e servizi urbani, per una migliore qualità di vita dei cittadini.
Non c’è cenno ad un ascolto delle Circoscrizioni.

4) Infrastrutture e servizi per la mobilità sostenibile che rendano la città attiva e sostenibile.
Tematica, questa, che rimane chiusa nei cassetti del disperso PUMS, Piano della Mobilità Sostenibile, e allo stesso Peba, Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che esclude i quartieri.

Nessuna di questa promessa è stata mantenuta e, considerato che questa sarà probabilmente l’ultima variante che la Giunta Sboarina riuscirà a realizzare, siamo di fronte ad una vera e propria presa in giro dei cittadini.

Chiediamo di rimettere in discussione l’intero impianto della Variante 29 in quanto ampiamente insufficiente e non all’altezza dei bisogni della città”.