INIZIA LA MANUTENZIONE DELLE CICLABILI

Parte lunedì l’articolato programma di manutenzioni delle piste ciclabili del Comune di Verona che porterà, nel giro di un mese, agli interventi necessari su alcuni tratti della rete ciclopedonale della città.

Sarà rifatta la segnaletica orizzontale e saranno riverniciate le linee di margine e mezzeria, le frecce direzionali, i simboli e le strisce degli attraversamenti pedonali e ciclabili, tutti interventi rientranti tra i previsti nel piano per la mobilità di emergenza che ha tra i suoi obiettivi quello di incrementare la ciclabilità urbana, attraverso la manutenzione straordinaria della rete ciclabile e il completamento delle piste già programmate, il tutto per migliorare la mobilità dei cittadini, favorendo percorsi alternativi e sicuri per chi sceglie di spostarsi in bici o a piedi.

Il calendario prevede che i primi interventi siano realizzati, a partire da lunedì, sulla ciclabile di corso Porta Nuova, poi, da lunedì 18 maggio, sarà rifatta la segnaletica orizzontale sulle piste di viale dell’Agricoltura e di viale Piave, la settimana successiva quindi sarà la volta dei percorsi ciclopedonali lungo canale Camuzzoni, da via San Marco al Chievo, di stradone Santa Lucia e di via Dalla Chiesa per poi passare successivamente, nelle prime settimane di giugno, alla manutenzione della pista ciclabile di viale Colonnello Galliano e delle ciclabili di viale Venezia, via Unità d’Italia e di via Legnago, concludendo il calendario degli interventi con la manutenzione della ciclabile di via Centro.

Di seguito le parole dell’Assessore ai lavori pubblici e infrastrutture, viabilità e traffico Luca Zanotto, “Da anni non veniva messo a punto un programma di manutenzioni delle ciclabili così articolato e completo, abbiamo come priorità la sicurezza di pedoni e ciclisti e questa serie di interventi sarà determinante per rendere i percorsi più visibili e i suoi utenti più sicuri, il nostro obiettivo inserito nel Pme è di gestire la mobilità cittadina in modo da scongiurare l’ipotesi di intasamenti e quindi garantire soluzioni efficienti per sistemi alternativi all’auto privata, a causa delle limitazioni da emergenza sanitaria la capacità del trasporto pubblico è ridotta quindi l’auto potrebbe apparire come l’unico sistema di trasporto e invece, dopo l’allargamento della zona 30, questa misura va nella direzione di incrementare la mobilità attiva dei cittadini e di limitare l’utilizzo delle auto private in ambito urbano”.