CONFARTIGIANATO CI METTO LA FACCIA

“Gli artigiani veronesi hanno tutto il mio sostegno e quello degli altri Sindaci della Provincia, non possiamo permetterci di perdere aziende e lavoratori, ho raccolto stamattina, in videoconferenza con 400 artigiani di Confartigianato Imprese Verona il loro grido d’allarme che sposo in pieno, porterò già oggi l’esigenza di aprire subito sui tavoli con i Sindaci del Veneto e poi a Roma dal Premier, grazie per la vostra responsabile ma decisa forma di protesta, soprattutto grazie per la volontà di non mollare, noi con voi”.

Queste le parole del Sindaco di Verona Federico Sboarina al termine della videoconferenza “Ci metto la faccia”, a cura della Confartigianato Verona, che questa mattina ha voluto dare spazio alla richiesta di tutti gli imprenditori di attività artigiane e micro, piccole e medie imprese dell’intera provincia di Verona.

La richiesta di Confartigianato Verona vuole portare all’attenzione la necessità di aprire il prima possibile, anche già da domani, senza codici Ateco ma in sicurezza, pur sapendo che riaprire con gli attuali protocolli comporterà comunque delle perdite importanti, poiché sarà necessario lavorare in maniera diversa.

Di seguito sul tema le recenti parole del Presidente di Confartigianato Verona Roberto Iraci Sareri, “Ci hanno detto che ci avrebbero aiutato ma abbiamo ottenuto solo proroghe di cose che dovremo comunque pagare, ci hanno detto che ci avrebbero supportato ma ci hanno, permettetemi di dirlo, elemosinato 600,00 euro, ci hanno assicurato aiuti ma ci hanno chiesto di indebitarci, ma anche indebitarci è difficile perché invece di 72 ore servono settimane, servono certezze e aiuti concreti, non possiamo pensare di spostare i pagamenti di un mese, serve invece un arco temporale che sia almeno di un anno per poter fare in modo che le nostre aziende ripartano e dopo la Fase 2 non è che finiscano i problemi delle aziende, perché quello che abbiamo perso in questi mesi non lo recuperiamo in breve tempo, abbiamo poi un grosso problema che è quello dell’abusivismo, però in questo momento è una beffa doppia per quelli che vogliono lavorare in regola e seguendo i protocolli, anche se non gli si sta permettendo di lavorare, su questo sono le Amministrazioni comunali che devono vigilare, anche perché in un mese abbiamo visto raddoppiato l’abusivismo a livello nazionale e se dovesse essere che certe aziende dovessero davvero aprire solo il primo di giugno e non voglio nemmeno pensarci, potete immaginare cosa potrebbe accadere”.