CORONAVIRUS RICERCA EPIDEMIOLOGICA SU 2 MILA VERONESI
Partirà da Verona una nuova indagine epidemiologica realizzata per stimare la presenza di asintomatici al Covid-19 nella popolazione residente in città.
Fino ad oggi, infatti, l’emergenza ha portato ad affrontare esclusivamente la fase acuta della malattia, nell’ottica invece di un ritorno progressivo ma il più veloce possibile alla normalità è sorta la necessità di avere la stima delle persone sane e degli eventuali asintomatici per definire con certezza le future strategie di ripartenza.
Il progetto, il primo in Italia realizzato in una grande città, è frutto della collaborazione tra il Comune e l’ospedale Sacro Cuore di Negrar, nel Comitato scientifico anche l’Università e l’Azienda ospedaliera con la partecipazione dell’ULSS 9 Scaligera.
Lo studio prevede di coinvolgere 2mila veronesi di almeno 10 anni di età per formare un campione significativo dei residenti nel Comune, Una volta individuati i soggetti saranno adeguatamente informati sulle motivazioni della ricerca e sulle modalità per aderire, la partecipazione non è obbligatoria, gli esiti dell’indagine serviranno a stimare, con margine di errore molto basso, il numero di positivi asintomatici al Covid-19, nella nostra città.
Di seguito le parole del Responsabile del servizio di pneumologia dell’ospedale Sacro Cuore Dottor Carlo Pomari a capo del progetto, “Questo studio avrà risvolti assolutamente importanti sulle scelte future, l’ospedale Sacro Cuore ha messo a disposizione di questo progetto mezzi, tecnici, persone e spazi per condurre questa indagine nel miglior modo possibile e in tempi celeri”.
I dati raccolti serviranno per avere una maggiore chiarezza sull’estensione del virus, ha precisato il biostatistico Massimo Guerriero, “I dati che adesso abbiamo a disposizione ci permettono di misurare in maniera compiuta la punta dell’iceberg della diffusione della malattia, le informazioni che ci mancano sono le dimensioni dell’iceberg nella sua parte sommersa, da qui l’idea di realizzare una ricerca che ci permetta di misurare con adeguata precisione la profondità e l’estensione dell’iceberg coinvolgendo un campione di 2 mila veronesi ai quali chiederemo la sintomatologia legata al Covid-19”.
Lo studio inizierà la prossima settima.