RIMANE IN VIGORE IL NO ALLE PASSEGGIATE
Nonostante la meno restrittiva circolare ministeriale di ieri, nel Comune di Verona rimane in vigore l’ordinanza del Sindaco Federico Sboarina che vieta l’attività motoria e sportiva all’aperto per tutti, genitori con bambini compresi.
Quella in corso si conferma la settimana più difficile e cruciale nell’andamento dell’epidemia e dell’emergenza sanitaria a Verona, i dati della provincia scaligera oggi superano anche quelli di Padova per numero di contagi da Coronavirus, il bollettino regionale dell’Azienda Zero di questa mattina ha registrato 2.287 casi nel veronese con un aumento di 66 positivi al Covid-19 rispetto alle ore 17.00 di ieri, Padova, territorio che fino ad ora aveva il più alto numero di contagi, è a quota 2.283 casi, con un incremento di 56 positivi nelle ultime 15 ore, più alto anche il numero dei decessi.
Di seguito quanto dichiaro dal Sindaco di Verona, “La salute dei veronesi viene prima di tutto, da Sindaco e quindi responsabile della salute della nostra comunità, finchè la situazione è così grave, non intendo fare passi indietro, le restrizioni possono piacere o meno ma hanno un’unica finalità, tutelare la salute di 260mila cittadini, in questo momento è la priorità, la parola chiave è resistere, siamo ad un punto cruciale, ecco perché le misure prese fino ad ora non cambiano il nostro territorio sta soffrendo questa emergenza più di altri è un momento complicato per Verona, non possiamo mollare e nemmeno permetterci di fare passi indietro, nonostante la circolare emanata ieri dal Ministero dell’Interno i provvedimenti nella nostra città restano quelli adottati nelle scorse settimane, nessuno può uscire per fare attività motoria o sportiva all’aperto, nemmeno per una passeggiata con i bambini, l’unica eccezione ammessa è per chi soffre di particolari patologie, comprovate da certificazione medica che attesta l’esigenza di muoversi fuori casa, quella che ho firmato lo scorso 20 marzo è sicuramente un’ordinanza più restrittiva rispetto ai provvedimenti ministeriali ma proprio per questo non in contrasto con quanto deciso dal Governo, una linea che è applicata anche dalla maggior parte dei Comuni della Provincia, dopo il 3 aprile vedremo, dipenderà dall’andamento dei contagi, se non calano ritengo che si proseguirà su questa strada, tutti speriamo arrivi quanto prima il giorno in cui potremo uscire e vedere i risultati degli sforzi che stiamo facendo ma non è questo il momento, non basta la commozione che tutti noi abbiamo provato nelle commemorazioni davanti agli ospedali o sotto al Municipio con le bandiere a mezz’asta, dobbiamo continuare a fare dei sacrifici, anche per chi sta lavorando in prima linea per affrontare quest’emergenza per le persone che non ci sono più e per i loro cari, ognuno di noi ha una responsabilità sulle spalle, porta il peso di questa situazione, chi più chi meno, ma tutti possiamo rimanere a casa e aiutare la macchina che sta lavorando senza sosta”.