CORONAVIRUS PROROGA 13 APRILE
Nell’informativa di questa mattina al Senato, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato la decisione del Governo di prorogare fino al 13 aprile tutte le misure di limitazione alle attività e agli spostamenti individuali finora adottate.
Di seguito un estratto del suo intervento, “Sbagliare i tempi e anticipare alcune mosse rischia di vanificare gli sforzi, questa è l’unica strada praticabile per riaccendere i motori, è dalle indicazioni del comitato tecnico scientifico che scaturisce dunque la decisione del governo di confermare fino al 13 aprile tutte le misure di limitazione delle attività economiche e degli spostamenti individuali, siamo nel pieno di una esperienza durissima, drammatica, che segnerà il nostro paese e il mondo intero, una esperienza collettiva e individuale, ciascuna indelebile che segnerà ognuno di noi, senza un vaccino non sconfiggeremo mai il Covid, siamo tutti consapevoli che per un periodo non breve dovremo sapere gestire questa fase di transizione ed evitare l’esplosione di nuovi focolai, nella nostra battaglia per sconfiggere questo virus sarà decisiva la ricerca scientifica, sarà il vaccino l’arma che ci consentirà di sconfiggere definitivamente il Covid, in questa partita l’Italia c’è ma l’Europa cambi le sue politiche, questo che stiamo vivendo è un passaggio difficilissimo della nostra storia nazionale e non è più il tempo delle divisioni, unità e coesione sociale sono indispensabili come ha detto il Presidente Mattarella, il virus non conosce confini, l’Europa cambi le sue politiche e dimostri di essere una grande forza che favorisca investimenti, crescita economica e lavoro, siamo stati costretti a concentrare grandissima parte delle nostre risorse nella lotta contro il Covid e sarà così ancora per tanto tempo ma anche i malati cronici, come gli oncologici e di altre patologie, come quelle rare, meritano la massima attenzione e dovremmo su di loro costruire specifiche politiche per la fase che verrà, dobbiamo uscire da questa crisi più forti di come ci siamo entrati”.