CORONAVIRUS VERONA: DCPM, DATI TRAFFICO E MASCHERINE

“E’ faticoso lavorare in una condizione di continua incertezza, con comunicazioni ufficiali tardive rispetto ai primi annunci effettuati dal presidente del Consiglio Conte nella serata di sabato. La firma del nuovo decreto, che sospende le produzioni non essenziali in tutto il Paese e che contiene la lista delle attività consentite, è arrivata quasi 24 ore dopo. Un lunga attesa che ha creato difficoltà ai sindaci e molti dubbi per i cittadini, che hanno inviato numerose e ripetute domande”.

Questa la posizione del Sindaco di Verona Federico Sboarina che, nel punto stampa in streaming di oggi, ha chiarito le ulteriori limitazioni in vigore a seguito della firma del nuovo decreto.

Nel documento, composto da un centinaio di voci, l’elenco delle attività che continueranno a rimanere aperte dopo la nuova stretta per contenere l’epidemia del coronavirus, in particolare, sono autorizzate tutte le attività collegate alla filiera alimentare, alla sanità, ai trasporti, resteranno quindi aperti supermercati, farmacie e parafarmacie, tabaccherie ed edicole ma non si fermano neanche le attività professionali, la fabbricazione di articoli tessili, tecnici e industriali, i servizi postali e i corrieri, le attività alberghiere, i servizi di comunicazione e informazione.

Esclusi dallo stop tutti i servizi collegati alle filiere essenziali, ma non indicati dal decreto, che per continuare la loro regolare attività dovranno già da oggi comunicare al Prefetto la mantenuta apertura.

Introdotto il divieto di spostamento da un Comune all’altro, Da oggi, non è più possibile spostarsi da un comune all’altro. il nuovo decreto, già in vigore, vieta infatti a tutte le persone di trasferirsi o spostarsi in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute, inoltre, fino al 3 aprile, per effetto delle ordinanze sindacali, in tutto il territorio comunale permane il divieto assoluto di fare attività motoria all’aperto, vietato jogging e passeggiate tenendo conto che i parchi e le aree verdi sono già chiusi dal 16 marzo e anche le alzaie dell’Adige e le piste ciclabili sono già state interdette ai pedoni.

Si potranno portare fuori i cani e gli animali da affezione per le loro necessità, ma per una distanza massima di 200 metri da casa, si applica, infatti, la norma regionale più restrittiva che ha limitato la distanza rispetto ai 400 metri previsti dall’ordinanza sindacale di ieri.

Confermata la chiusura domenicale dei supermercati effetto del provvedimento della Regione, potranno rimanere aperte solo farmacie, parafarmacie ed edicole, aperti esclusivamente i bar di autostrade e superstrade, mentre dovranno rimanere chiusi quelli all’interno di aree di sosta su altri tipi di strada.

Il Sindaco inoltre precisa, “In queste ore, in costante confronto con il Prefetto, il Presidente della Provincia e altri Sindaci, stiamo esaminando tutte le domande pervenute da parte dei cittadini, l’obiettivo è quello di colmare con precise indicazioni i dubbi emersi e i punti mancanti nell’ultimo decreto, per quanto riguarda il nuovo divieto di spostamento da un Comune all’altro, ad esempio, sono numerose le problematiche evidenziate dalla cittadinanza tra queste la possibilità di recarsi da genitori anziani residenti in altro Comune, che resta possibile solo nei casi di effettiva necessità e solo se si tratta di soggetti non autosufficienti che richiedono una precisa assistenza, per i genitori separati e la possibilità di effettuare la spesa in altro comune rientrando dal lavoro, stiamo invece cercando di capire l’interpretazione del decreto”.

In riferimento al traffico, l’aggiornamento dell’andamento del traffico dimostra che, finalmente, i veronesi si sono adeguati alle norme che impongono limitazioni agli spostamenti, nell’ultimo fine settimana, la centrale operativa del traffico ha rilevato in via Torbido, strada presa a riferimento per gli ingressi in città, 2.657 passaggi sabato 21 marzo e 957 domenica 22, si tratta di numeri in calo rispetto al fine settimana precedente, quando comunque le restrizioni ai movimenti erano già in vigore, di fatto, sabato 14 i transiti sono stati 3.502, mentre domenica 15 sono stati 1.510, ancora più evidente la diminuzione dei mezzi se si compara al week end di due settimane fa, sabato 7 marzo i passaggi rilevati dalle telecamere furono 14.704 mentre domenica 8 furono 10.890 per una diminuzione dei mezzi del 92%.

Ottimismo a riguardo per l’Assessore ai lavori pubblici e infrastrutture, viabilità e traffico Luca Zanotto, “Finalmente il trend e i volumi di traffico sono in linea con le nostre attese, questi numeri dimostrano che i veronesi hanno capito, ma anche che lo hanno fatto con giorni di ritardo perché avremmo potuto raggiungere prima questi risultati, oOra ci aspettiamo che il traffico diminuisca anche negli altri giorni della settimana, noi continueremo a verificare il rispetto delle norme da parte dei veronesi”.

Proseguono i controlli e il monitoraggio della Polizia Locale per accertare l’applicazione delle norme anti contagio, domenica 22 marzo, gli agenti hanno controllato 233 persone e 115 esercizi commerciali, quattro le persone denunciate, di cui 3 per inosservanza ai provvedimenti, ex art. 650, nel complesso, ieri, le varie Forze di polizia sul territorio provinciale hanno controllato 1.595 persone, denunciandone 112 ex art. 650 e 10 per falsa attestazione, ex art. 495 e 496.

In riferimento alle mascherine, sono in fase di produzione le mascherine della Regione per i cittadini, annunciate dal Governatore del Veneto Luca Zaia, in questi giorni stanno cominciando le consegne scaglionate al Comune di Verona, ne saranno inviate in quantità adeguata per ciascun residente, l’Amministrazione, man mano che avrà a disposizione le mascherine, le farà imbustare e comunicherà il sistema di consegna.

In Sindaco chiarisce, “Ci sono mascherine per tutti i veronesi, per questo chiedo ai cittadini di non intasare i centralini per chiedere informazioni sulle modalità di distribuzione che saranno comunicate al più presto ed effettuate in modo capillare per non creare inutili assembramenti”.